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IL CASO DI UNA NAVE
Sempre in Texas, sempre a Huston, che è il porto con il più alto numero di contesta- zioni fitosanitarie in ingresso degli USA, era stata ispezionata la stiva di una nave che trasportava un impianto industriale. Duran- te l’ispezione, all’interno di una cassa, ven- ne rinvenuto un Coleottero Cerambicide probabilmente appartenente alla famiglia del Monochamus. Tale insetto depone lar- ve dannose per numerose varietà di pini e sempreverdi.
Le autorità USA ritennero il rischio fitosani- tario troppo alto e decisero di non proce- dere alle operazioni di movimentazione e isolamento della merce, contestando e re- spingendo tutto il contenuto presente nella stiva. Non venne lasciata la possibilità di ef- fettuare un trattamento di fumigazione alla stiva e perciò l’intera nave dovette abban- donare il porto di Huston per non incorrere ad una sanzione pari al valore della spedi- zione contestata.
L’esportatore riuscì a trasferire la nave in un porto estero dove l’intera stiva fu sottopo- sta a fumigazione con bromuro di metile per un costo superiore ai 150.000 € di sola fumigazione. Il carico dopo il trattamento fu rispedito negli USA dove venne poi sdoga- nato e scaricato.
La presenza di un Coleottero Cerambicide, che poteva essere evitata con l’utilizzo di imballaggi a marchio IPPC-FAO FITOK con- formi allo Standard ISPM n.15 e con la cor- retta applicazione delle linee guida fitosani- tarie da parte del proprietario della merce e dello spedizioniere, ha generato numerosi costi tra cui le spese di spedizione tra i vari porti, le spese addebitate dalla dogana per le operazioni di controllo, la fumigazione della stiva, la movimentazione del carico e infine le penali per i ritardi nella consegna che tutti sommati hanno generato un dan- no economico di quasi 800.000 €.
LA PREVENZIONE
La formazione degli operatori professionali coinvolti nelle fasi di gestione degli imbal- laggi e del carico prima delle esportazioni, così come l’implementazione di schemi di monitoraggio e controllo delle varie fasi della caricazione e l’adozione di protocolli di trat- tamenti aggiuntivi sui container e prodotti, è fondamentale per ridurre significativamente il rischio di intercettazione e conseguente contestazione o respingimento.
L’Area Tecnica FITOK di Conlegno, soggetto gestore del marchio IPPC/FAO per l’Italia e delegato del MIPAAF per l’effettuazione dei controlli fitosanitari sugli imballaggi in legno, si impegna da anni nella promozione di una gestione fitosanitaria corretta e consapevole del materiale oggetto di esportazione.
Sono numerose le iniziative di informazione e formazione promosse da Conlegno, anche tramite le associazioni di categoria, e rivolte ai produttori e utilizzatori degli imballaggi, così come alle aziende e agli addetti alla ca- ricazione dei container e alle spedizioni. Sul sito di Conlegno, nella parte relativa alla formazione, sono presenti le iniziative in programma ed è sempre possibile contat- tare i tecnici di Conlegno, alla mail fitok@ conlegno.eu , per chiedere programmi di formazione ad hoc.
Le conseguenze economiche che gravano sui singoli soggetti coinvolti in contestazio- ni fitosanitarie internazionali sono sicura- mente rilevanti e da non sottovalutare, ma di fondamentale importanza è capire che il danno ambientale causato dalla manca- ta corretta applicazione delle normative e buone prassi è di gran lunga più importante e da scongiurare. Una gestione responsabi- le delle esportazioni permette di tutelare il patrimonio delle aziende, ma in primo luogo di tutelare il patrimonio forestale e la biodiversità.
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