Page 17 - Legno 4.0 - Numero 2
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 ONG competenti al fine di garantire che la regolamentazione e le politiche in materia di legname risultino efficaci e realizzabili”, hanno affermato dal Consorzio.
Ne è conseguito che i membri del TRC sono stati tra i primi e più importanti sostenitori del settore privato nei confronti dell’EUTR, con l’obiettivo di bloccare il legname illegale che entra nelle filiere dell’UE.
“Il TRC ha partecipato attivamente all’istituzione del Regolamento ed è coinvolta nel dialogo in corso sullo
stesso”, ha affermato il Sig. Tarasov.
“Ciò è andato a netto vantaggio delle
nostre pratiche consolidate in materia di approvvigionamento di legname”.
“Abbiamo sostenuto gli sforzi della Commissione Europea per creare una regolamentazione a livello UE per il
settore del legname come un passo avanti fondamentale verso un approvvigionamento responsabile e diffuso”, ha affermato il portavoce del TRC. “Abbiamo ritenuto che una regolamentazione attuabile avrebbe inviato un chiaro messaggio ai fornitori e
ai produttori in relazione all’inaccettabilità del fatto che il legname venga ottenuto
 illegalmente.”
Il TRC ha anche chiesto che le nuove regole siano basate sulla Due Diligence - da ‘fondarsi su misure volontarie cui i nostri membri erano già impegnati’.
Inoltre, hanno visto la creazione da parte dell’EUTR di un terreno di confronto basato su condizioni di parità per il settore del legname in buona fede. Ciò significava che tutte le imprese e i governi dell’UE avrebbero seguito le stesse regole di garanzia della legalità e soddisfatto gli stessi standard, in modo che nessuno si sarebbe trovato in svantaggio competitivo.
Sebbene i suoi membri già adottassero
dei sistemi di Due Diligence della filiera
prima dell’entrata in vigore dell’EUTR nel 2013, il TRC sostiene che il regolamento ha contribuito a rafforzarli, in particolare in termini di miglioramento della qualità dei dati sui fornitori e delle informazioni che ha contribuito a generare. “Ha anche consentito ai legislatori di comprendere meglio degli aspetti riguardanti le filiere del legname”, ha affermato Tarasov.
Pur riconoscendone i successi ottenuti fino ad oggi, il TRC vede ancora alcuni aspetti dell’EUTR come un lavoro in corso. In
 primo luogo, il consorzio chiede che venga applicato in maniera ancor più rigorosa ed uniforme in tutti gli stati dell’UE, in modo tale da garantirne il livello desiderato di parità di condizioni in regime di legalità e un ambiente operativo equo che non penalizzi le imprese che si approvvigionano i maniera responsabile’.
La Commissione Europea (CE) segnala importanti progressi avvenuti di recente nell’uniformità nell’applicazione dell’EUTR. Tuttavia, il TRC ritiene che ci sia ancora molto da fare per riuscire a garantire che tutti
gli stati impongano le regole e le relative sanzioni previste con pari determinazione. Ciò include l’armonizzazione delle prestazioni
tra gli organismi preposti alla vigilanza dell’applicazione da parte delle Autorità Competenti nazionali (AC) dell’EUTR come requisito indispensabile per una cooperazione costruttiva del settore imprenditoriale.
Altri punti presenti nella lista dei desideri del TRC, tra cui la concessione della certificazione di sostenibilità a cura di terzi, in particolare
il FSC e il PEFC (Progetto Paneuropeo di Certificazione Forestale), hanno conferito maggior peso come prova della Due Diligence dell’EUTR. Inoltre sostengono anche il
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 un’alleanZa tra i punti Vendita europei di articoli fai-da-te si È trasformata in una forZa dinamica per un approVVigionamento legale e sostenibile di legname
 










































































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