Page 7 - Legno4.0 - N°14
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NEWSdi Letizia Rossi
RIPARAZIONE IN CRESCITA
Il risultato è parziale ma significativo: da un sondaggio del 2019, limitato alle aziende di Francia, Olanda e Gran Bretagna, si conferma e si misura con i numeri la tendenza alla riparazione dei bancali in legno: 197,5 milioni in un solo anno, con un incremento del 25% rispetto al dato 2016 del sondaggio condotto nel 2016 e relativo al triennio 2013-2016.
Nelle stesse nazioni, nell’arco di tre anni (2016-2019) erano stati prodotti 435,9 milioni di pallet (+12% rispetto al periodo 2013-2016), equivalenti a una media annua di 145 milioni. In pratica, più riparazione che produzione. “Si tratta di sondaggi parziali rispetto al totale dei 18 Paesi aderenti – preci- sano in FEFPEB – che non tengono poi conto della selezione visiva o automa- tica per il riuso senza riparazione.” In pratica, l’imballaggio in legno si avvia ad essere l’imballaggio più riutilizzato al mondo per numero di pezzi e in peso. Per info: www.fefpeb.eu
INTERSCAMBIO: IL MITE COME ARBITRO?
Promosso dal senatore Lanzi lo scorso 27 gennaio è il disegno di legge “Disposizioni in materia di interscambio di pallet in legno per il trasporto merci”, che “assegna al Ministero della transizione ecologica la determinazione delle caratteristiche tecnico- qualitative, la determinazione del valore di mercato del pallet interscambiabile, nonché la struttura ministeriale competente a svolgere l’attività di vigilanza e il monito-raggio del corretto funzionamento del sistema di interscambio, con l’obiettivo di garantire il minimo impatto ambientale.” Gli articoli del disegno propongono la quantificazione economica del pallet consegnato, l’obbligo del voucher (buono pallet) in caso di mancata restituzione in diretta, il pagamento del valore se dopo 6 mesi non si restituiscono quantità e qualità ricevute.
    TRADURRE È TRAMANDARE
“Tradurre è tradire” dice il proverbio, al punto che nei tribunali sono richieste traduzioni giurate. E fuori dai tribunali? Come si fa a trasmettere, a tramandare in modo corretto caratteristiche tecniche, processi industriali, prerogative estetiche, significato di progetti di design, anche emozioni e modi di vivere legati alla cultura locale e alla cultura d’uso? Ci vuole grande cultura, capacità d’ascolto, sforzarsi di entrare in sintonia sia con i testi sia con le persone, quando parlano dal vivo a convegni o in incontri: praticamente, tutto quello che non fanno i traduttori automatici in rete. Insomma, quello del tradurre è un lavoro che non morirà mai, anche se purtroppo le persone muoiono e a volte anche un po’ troppo presto. Nicoletta Canesi è stata fino a qualche mese fa tutto quel che è richiesto a una traduttrice ‘da manuale’ ma con una marcia in più: è stata la voce scritta e parlata, da e verso l’italiano, della filiera legno-arredo per oltre 30 anni.
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