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I PROGETTI DI DUE GAL LOMBARDI COINVOLGONO
IL LEGNO PER BIOENERGIA, SENTIERISTICA, OSPITALITÀ, GIOCHI E SPORT
Area golenale lungo il fiume Po a pioppeto con funzione idrogeologica e produttiva. Crediti: Cristina Proserpio
Sono 12 le società miste pubblico privato attive in Lombardia di tipo GAL – Gruppo di Azione Locale che attuano i Piani di Svilup- po Locale. I territori classificati come aree rurali possono variare da zone con una po- polazione di 40.000 abitanti sino ad aree di 150.000 abitanti: Colli Di Bergamo e Del Canto Alto, Garda e Colli Mantovani, Gar- davalsabbia2020, Oglio Po, Oltrepò Pavese, Quattro Parchi Lecco e Brianza, Risorsa Lo- mellina, Terre del Po, Valle Brembana 2020, Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi, Val- tellina-Valle Dei Sapori 2014-2020, Lago di Como.
Il contributo ai GAL è stato di 81 milioni di euro per il periodo di programmazione 2014-2020; nel 2021, l’estensione del PSR (Programma Sviluppo Rurale) ha garantito una nuova assegnazione di risorse, concor- data con i GAL definendo criteri di equità: 19 milioni per l’attivazione di operazioni, quasi 2.5 milioni per spese di funzionamen- to e 1.5 milioni per iniziative di cooperazio- ne, che danno ai GAL la possibilità di ‘uscire’ dai propri territori, dialogando tra loro per scambiare esperienze e best practice. “Nonostante i rallentamenti dovuti ai lock- down – spiega Cristina Susani, dell’U.O. Programmazione Comunitaria e Sviluppo Rurale di Regione Lombardia – i GAL han- no lavorato bene e nel giugno del 2021 era impegnato già il 98-99% delle risorse, con quasi tutti i bandi pubblicati”.
L’ascolto delle necessità e la conoscenza delle peculiarità del territorio sono il punto di partenza del lavoro dei GAL, che in alcuni casi hanno non solo la possibilità di gestire risorse ma di lavorare direttamente come agenzie di sviluppo.
“I 12 GAL coprono attualmente la maggior parte del territorio ammissibile – aggiunge Susani – e l’intenzione è quella non solo di proseguire questa esperienza e sostenerla, ma di ampliarla anche ad altri territori”. Per dar misura di quanto una regione trai- nante come la Lombardia utilizzi questi strumenti di sviluppo, abbiamo scelto di
raccontare i progetti recenti di due GAL differenti per tipologia di territorio, popola- zione, sviluppo economico e risorse: uno di collina-montana e uno di pianura.
IL CASO GAL OLTREPÒ
PAVESE
Come migliorare e affinare i capitali presen- ti sul territorio? Stimolando interventi all’in- terno di un sistema articolato e fortemente orientato al lavoro in rete, alla qualità dei progetti, all’innovazione ed alla sostenibilità economica ed ambientale: è la premessa al lavoro di squadra coordinato da Elisabetta Antoniazzi, direttrice del GAL Oltrepò Pave-
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