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LA CONFORMITÀ? UN VANTAGGIO COMPETITIVO
La guerra commerciale annunciata dagli USA minaccia anche l’Italia. Secondo Coldiretti, sarebbero a rischio 40 miliardi di esportazioni Made in Italy nel settore alimentare, ma non sono esenti altri beni, durevoli e tecnologici.
Il rafforzamento generale delle barriere commerciali che ostacolano la libera circolazione delle merci resta tuttavia un fenomeno globale, sempre latente e a volte nemmeno reso palese con misure ufficiali come i dazi: quando una guerra commerciale non è dichiarata, il primo intervento sulle merci è nell’applicazione rigida delle norme. L’imballaggio ne fa le spese per primo, prim’ancora del contenuto.
Esportare beni durevoli, di largo consumo e tecnologie utilizzando imballaggi certificati, conformi allo standard ISPM n.15 è un prerequisito per evitare di incappare nelle ‘secche’ del protezionismo, delle guerre commerciali, dei nazionalismi economici.
Nei servizi di assistenza alle imprese consorziate non sono rari i casi in cui Conlegno affronta casi di contestazioni, respingimenti, blocchi doganali per cause di mancata conformità presunta, reale, al limite del buon senso. Il Consorzio offre l’aggiornamento normativo, la formazione su di esso, indica le buone pratiche, aiuta a dirimere controversie internazionali.
S ebastiano C erullo
Segretario Generale Conlegno
EDITORIALE
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