Page 11 - Legno4.0 - N°14
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  In occasione del suo intervento al recen- te convegno FITOK del 1° aprile scorso a Mercato San Severino (SA), il segretario generale di Conlegno Sebastiano Cerullo ha avviato i lavori presentando con dati e fatti l’attuale mercato dell’imballaggio in legno e le sue prospettive future in relazione all’at- tuale congiuntura.
Il documento del Segretario Generale, di- sponibile integralmente su sito del Consor- zio nella sezione FITOK-approfondimenti, è una mappa completa della situazione e dei possibili scenari in cui collocare eventi e decisioni internazionali che hanno forti ripercussioni sul mercato nazionale, in par- ticolare sul ‘tallone d’Achille’ delle imprese italiane: la storica dipendenza estera nelle materie prime che viene valutata nell’80% del fabbisogno medio annuo nel settore dell’imballaggio.
L’ultimo fattore di aggravamento del- la situazione è arrivato dal Regolamento (UE) 2022/576 del Consiglio dell’8 aprile 2022 che modifica il Regolamento (UE) n. 833/2014: “È vietato acquistare, importare o trasferire nell’Unione, direttamente o in- direttamente, se sono originari della Russia o sono esportati dalla Russia, i beni elencati nell’Allegato XXI, che generano introiti signifi- cativi per la Russia consentendole di intrapren- dere azioni che destabilizzano la situazione in Ucraina.”
L’Articolo 3-paragrafo 10 introduce il divieto che nell’allegato XVIII al Codice 44 indica gene- ricamente “Legno, carbone di legna e lavori di legno”, e sempre il medesimo articolo, ma all’Al- legato XVIII, elenca in modo specifico il legno in tutte quelle forme (tronco, segato, pannello, componente e prodotto finito) che rientrano nel merceologico anche dell’imballaggio in legno.
IL MERCATO NAZIONALE
Secondo preconsuntivi elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo, nel 2021 il fattura- to alla produzione del macrosistema Legno è cresciuto del 16,6% rispetto al 2021, ar- rivando a 20 miliardi, con una crescita del 2,5% dell’esportazione e un forte incremen- to delle vendite domestiche: quasi il 22% in un biennio. Nel solo settore Imballaggi, il fatturato è aumentato del 32% fra 2021 e 2020, del 33% è cresciuto il valore della produzione per il mercato italiano, mentre le esportazioni del 13%.
Le importazioni sono aumentate del 30% e il consumo interno apparente è aumentato del 33,2%. Nel settore delle Prime Lavora- zioni, crescite analoghe: fatturato +30%, export +24%, produzione per il mercato do-
mestico +32,2%, importazioni +55% e con- sumo interno apparente +45,9%.
Nel settore degli imballaggi, il fatturato è arrivato a 2,089 miliardi di euro, con una crescita significativa del 18,8% non sul 2020 ma sul 2019. Conseguente è stato l’aumen- to dei volumi di legno trattato FITOK (+23% sul 2020, + 17% sul 2019) pari a 3,1 circa milioni di mc. E fra i protagonisti di questo incremento, c'è il pallet EPAL: superati nel 2021 i 100 milioni di pezzi prodotti (101,3 contro i 96,1 del 2020: 5,5% in più). Aumen- tata del 7,6% la riparazione, del 66,7% la produzione di box pallet, per una crescita complessiva dei tre segmenti del 6%, pari a 130,8 milioni di bancali.
PIÙ FATTURATO, MA...
I fatturati hanno risentito soprattutto dei rincari dei prezzi di materie prime, prodotti energetici, servizi logistici marittimi, stradali ed aerei, alimentati da due ordini di fattori: da una parte i progressivi e fisiologici effetti della globalizzazione e della delocalizzazio- ne produttiva, dall’altra gli effetti innescati dal conflitto fra Russia e Ucraina-Occiden- te: nello specifico, il progressivo fenomeno sanzionatorio USA-UE, le decisioni di PEFC e FSC di classificare i prodotti russi e bielorus- si come prodotti da conflitto, la sospensione delle certificazioni dei pellet per i prodotti di queste due nazioni, le decisioni di alcuni gruppi commerciali e produttivi multinazio- nali di sospendere entrambe le attività nei due Paesi. Analoghe le sanzioni adottate da Russia e Bielorussia.
EFFETTI INDIRETTI
Problema nel problema, gli effetti di que- ste decisioni riverberano in cascata in altri settori e filiere moltiplicando l’impatto sulle catene produzione, distribuzione, consu- mo: per esempio, in Ucraina scarseggiano gli autotrasportatori perché precettati per le operazioni militari. Quelli russi che tra- sportano prodotti non sotto sanzione devo- no allungare i percorsi abituali per restare lontani dagli scenari di guerra.
Le cartiere europee risentono della man- canza di betulla russa e cercano assorti- menti in competizione frontale con quelli comprati dai produttori di pallet, pannelli e imballaggi industriali. Non sempre dispo- nibili sono le colle ureiche per i blocchetti, per i quali è previsto un calo di disponibilità intorno al 25%; e tornare al legno massic- cio, non è un’opzione percorribile. Critica a livello sia di prezzi sia di continuità nelle forniture è la situazione per i chiodi (prezzo
di Luca M. De Nardo
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